Ogni giorno entriamo in contatto con almeno due o tre cosmetici, anche se non ce ne rendiamo conto. Chi non usa quotidianamente dentifricio, bagnoschiuma o sapone? Ne facciamo un uso istintivo, senza porci troppe domande a riguardo. Poi ci sono quei prodotti che, invece, vengono appositamente ricercati, studiati e provati per essere applicati sulla propria pelle. Rientrano in questa categoria creme, lozioni, make up, maschere viso, etc. A qualcuno sarà anche capitato di imbattersi nella parola “cosmeceutico” a proposito di questa sfera di prodotti. Ma che cos’è esattamente un cosmetico? E perché non può essere comparato con un farmaco?
Cosmetici: cosa sono e a cosa servono
Per dare una definizione chiara e completa della parola “cosmetico” ci rifacciamo al Regolamento Europeo 1223/2003, la normativa di riferimento del settore Beauty. L’articolo 2 definisce i cosmetici come “qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei”.
Si tratta perciò di sostanze con scopi puramente estetici o mirate a risolvere problematiche riguardanti la superficie esterna del corpo.
Cosmeceutici: una categoria controversa
Con il termine “cosmeceutico” si fa riferimento a una sfera di cosmetici che, secondo alcuni, avrebbero particolari proprietà curative, tali da essere associati a dei veri e propri farmaci. Introdotta nel 1984 negli USA dal Dr. Albert Kligman, la parola deriva dalla fusione di “cosmetico” e “farmaceutico” per indicare la natura ibrida di questo prodotto.
Ma è davvero così? Secondo la legge italiana no. Infatti, il Regolamento Cosmetico Europeo 1223/09 riconosce cosmetici e farmaci come due categorie distinte e possiamo rintracciare almeno cinque ragioni per cui i cosmeceutici non esistono.
- Il farmaco cura una patologia, mentre il cosmetico un inestetismo;
- Il farmaco penetra nel sangue, il cosmetico agisce solo a livello superficiale;
- Uno stesso farmaco si presenta sotto diverse forme (orale, nasale, parentale, pressurizzata, etc), invece il cosmetico ha prevalentemente una forma topica (miscela);
- Solo un personale qualificato può distribuire il farmaco, come farmacisti o medici, mentre il cosmetico si acquista liberamente nei negozi, nelle farmacie o nelle erboristerie;
- Infine, il farmaco può creare dipendenza o avere effetti collaterali indesiderati sull’organismo, informazioni riportate in un apposito foglietto illustrativo. Il cosmetico riporta indicazioni e controindicazioni sull’etichetta, accompagnate (spesso) da frasi a mero scopo commerciale.
Per le ragioni di cui abbiamo parlato fino ad ora, è bene diffidare di chi presenta una gamma di prodotti sotto l’etichetta “cosmeceutici”. Alcuni cosmetici possono avere proprietà estremamente benefiche per il corpo, ma solo a livello estetico. Il farmaco, invece, agisce sull’organismo, ne corregge i malfunzionamenti e cura patologie non solo visibili esternamente.