Per qualcuno fondare una startup di cosmesi naturale nel 2021 potrebbe sembrare un atto folle per la spietata concorrenza sul mercato. Ma non per la nostra Liliane Barbaria, giovane imprenditrice torinese di origine brasiliana, fondatrice di La Daniane.
Una ragazza coraggiosa, che con la sua tenacia ha realizzato il suo sogno nel cassetto di dare vita a un’impresa di cosmetici, trovando qualcosa che la rende davvero unica e inimitabile. Oltre alla sostenibilità dei prodotti La Daniane, Liliane ha pensato di sfruttare quattro elementi molto particolari per la loro composizione: gli attivi brasiliani. Stiamo parlando dell’olio di babassu, del burro di murumuru, dell’olio di cocco e del guaranà.
Ecco quindi che, per inaugurare il nostro blog, abbiamo pensato di intervistare la nostra founder che è l’anima stessa di La Daniane. Quale modo migliore per conoscere un brand e i suoi valori, se non attraverso le parole di chi ha immaginato e creato La Daniane?
Chi è Liliane?
Liliane è una giovane di 27 anni, nata a Salvador Bahia in Brasile e che per adozione è cresciuta a Torino. Ho studiato Giurisprudenza ma, da quando riesco a ricordare, ho amato i profumi e le creme e crescendo mi sono poi innamorata dei rossetti!! (ride)
La mia famiglia è sempre stata un po’ scettica verso queste mie passioni, e probabilmente non ha (ancora) digerito la mia scelta di fare impresa. Ma li ringrazio, e lo farò sempre perché comunque non mi hanno ostacolata e mi hanno aiutata!
La concorrenza nel mondo del Beauty è agguerrita: cosa ti ha spinto a fondare un’azienda di cosmesi in perfetta autonomia?
Il mondo Beauty è ricco di grandi protagonisti che si contendono il primato, e sicuramente per una realtà giovane è difficile farsi conoscere. Ma penso che ci sia grande concorrenza e competizione in tutti i settori. Non sempre bisogna vedere male la competizione! Aiuta a crescere.
Ho 27 anni e avevo 25 anni quando ho iniziato a lavorare su La Daniane. In due anni mi sono laureata e ho creato la mia piccola azienda. Avevo un progetto, e avevo una bella idea. Ho pensato che in Italia mancasse una realtà come La Daniane, rivolta a chi ha la pelle sensibile e che utilizza attivi brasiliani nelle formule. Per questo ho pensato che potesse essere una grande novità. Così ho iniziato ad organizzare il tutto.
Sono partita da un mio problema personale, le allergie, e ho cercato di risolverlo. Sono felice perché confrontandomi con le persone ho scoperto che sono in tanti ad avere una pelle delicata.
Quali sono le sfide per una giovane imprenditrice e per il suo neonato brand?
Sicuramente fare impresa e gestire le questioni quotidiane non è facile. Non arrivo da una famiglia di imprenditori e ho imparato tantissime cose in poco tempo! La più grande difficoltà che ho riscontrato è, ovviamente, quella economica. È difficile partire da zero anche perché verso i giovani c’è tanta diffidenza. Un po’ è comprensibile, ma se non si investe nei giovani e nelle loro idee… come si può pensare al futuro?
Certo, i giovani alla fine sono il futuro. Ma parliamo di skincare: da cosa nasce l’idea di una beauty routine per pelli sensibili?
Ho sempre avuto la pelle delicata ed ho avuto reazioni allergiche anche gravi. Ma il mio amore per il mondo del beauty mi ha portata ad informarmi e a cercare di individuare quali ingredienti mi dessero più irritazione e quali meno. Mi mancava un chimico, così ho contattato un laboratorio chiedendo se fossero disponibili a produrre per me dei cosmetici con gli ingredienti che desideravo, evitandone altri. E così è nata La Daniane. Il primissimo prodotto è stato l’olio: volevo qualcosa che andasse bene sia sui capelli che sul corpo, perché amo questo prodotto e credo che abbia proprietà pazzesche! Così ho unito cocco e babassu per creare Elisir.
La linea di cosmetici La Daniane si fonda sulla filosofia vegan e sulla sostenibilità ambientale: quanto è importante oggi rispettare la natura e l’ambiente dal punto di vista di un’azienda?
E’ fondamentale! Un’azienda è fatta di persone e si rivolge alle persone. Io credo fortemente che se tutti quanti ci unissimo e nel nostro piccolo cercassimo di migliorare e di inquinare meno, davvero potremmo fare miracoli. E quando parlo di “noi” parlo anche dell’aspetto lavorativo!
Non ho rivoluzionato molto, è vero, ma nel mio piccolo cerco di prediligere pack primari e secondari riciclabili o riciclati. Sicuramente è un punto su cui intendo investire nei prossimi anni.
Perché hai scelto proprio gli attivi brasiliani per la tua linea?
La scelta degli attivi brasiliani deriva, ovviamente, dalle mie origini. Sono nata in Brasile e per quanto ami Torino, la città in cui sono cresciuta, mi sono sempre sentita brasiliana nello spirito.
Il Brasile ha una flora molto particolare, allora perché non approfondire nuove realtà? Il Babassu è quasi sconosciuto in Italia, ed è un peccato perché ha davvero grandi proprietà. Il burro di Murumuru mi piace come formulazione ed è il cugino brasiliano del Karitè. Anche in questo caso poco conosciuto.
Come vedi l’evoluzione di La Daniane nel lungo periodo?
La Daniane è una realtà nuova e che va conosciuta. Spero nel tempo di crescere e di diventare un punto di riferimento per il consumatore. Un giorno mi piacerebbe aprire uno stabilimento produttivo a Bahia e unire Torino alla mia città natale… chissà, magari!